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Legio Secvnda Consvlaris

Perché l'epoca repubblicana?

Nel contesto rievocativo dell’epoca romana prevale sicuramente l'interesse per il periodo imperiale, sia perché esso ha rappresentato il momento della “grandezza” di Roma, che raggiunge la sua più' ampia estensione geografica e culturale, sia perché, come diretta conseguenza, ne esistono moltissime evidenze archeologiche e documentali dalle quali il ricostruttore storico può attingere a piene mani.

Ma Roma non è solo l'Impero e più' di mille anni di storia romana, attraverso i quali percorrere l'evoluzione dei suoi costumi, della sua politica, della sua società e del suo esercito, non possono essere ricondotti unicamente in un arco temporale di poche centinaia d'anni.

L'impero ha un “prima” - la Repubblica e la Monarchia (e, a ben vedere, anche un “dopo” - l'impero d'oriente); noi, pur amando ed interessandoci a tutto di quella millenaria storia, abbiamo scelto di focalizzarci sul periodo repubblicano perché in esso individuamo la piu' autentica Romanità, quella italica, ed il momento di massima eccellenza delle istitizioni e dei principi dell'Urbe.

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Perché la II Legione?

Non c'è un motivo specifico per il quale abbiamo scelto la Legio Secvnda, se non quello che sicuramente, ad un certo punto della storia repubblicana, sia in tempo di pace che di osilità, sono esistite almeno 4 legioni, tra cui una "Secvnda", che sappiamo erano numerate ed avevano ognuna un simbolo univocamente identificativo.

Il periodo storico che abbiamo scelto di rappresentare, essendo più risalente nel tempo, è più avaro di notizie (fonti  letterarie, iconografiche ed archeologiche)  a cui potersi riferire.

Ci sono meno "certezze" a disposizione e, sempre tenendo  rigorosamente a riferimento  quel poco che è giunto integro sino a noi,  si deve necessariamente ricorrere agli strumenti dell'interpretazione, della logica e del buon senso per colorare le inevitabili aree grigie in maniera storicamente verosimile.

Si tratta di un esercizio intellettuale  secondo noi  di grande valore e di estrema soddisfazione, nel quale la sperimentazione pratica riveste un ruolo primario.

Nella scelta del vessillo dietro al quale schierare la nostra passione ed il nostro amore per Roma e per la sua storia, ci ha semplicemente emozionato l'idea di poterci collegare, attraverso un filo ideale che attraversa il tempo, con i Legionari della Secvnda, di fare silenzio e metterci in ascolto delle loro voci provenienti dalle nebbie della storia, voci di uomini come noi che hanno vissuto sotto il nostro stesso cielo più' di duemila anni fa.

Se ti unirai a noi ti sorprenderai di scoprire quante cose abbiamo in comune con Loro e  quanto vasta è l'eredità culturale che ci hanno lasciato.

Il nostro simbolo: il Cavallo

In epoca repubblicana Roma disponeva di quattro legioni – salvo arruolarne di nuove se necessario – affidate ai due consoli, alti magistrati elettivi che detenevano il potere per un anno, in numero di due ciascuno.

Si ritiene che tali quattro legioni (dal latino legio = leva, da legere = raccogliere, radunare) avessero quattro diversi simboli (signa) ricorrenti, che forse richiamavano l'origine etnica o la provenienza geografica dei legionari che la componevano.

Tali simboli erano la lupa, il cinghiale, il cavallo ed il toro. Il cavallo era forse il signum della legione alimentata dai "nuovi cittadini", cioè quelli provenienti da coloniae civiume civitates sine suffragio che - godendo di cittadinanza romana – si suppone combattessero nelle legioni.

Abbiamo deciso di scegliere il cavallo come nostro simbolo perché riteniamo ci rappresenti meglio come gruppo, in virtù' della diversa  origine geografica di molti di noi, provenienti da Roma ma anche da  altre parti d'Italia.

Il cavallo che ci rappresenta è stato tratto da un'antica moneta romana in argento del 230-226 a.C., coerente con il periodo storico di riferimento.

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Didramma Marte/cavallo con clava

D   Testa di Marte a destra, con elmo corinzio. Dietro un serto di alloro.  

R   Cavallo rampante, in alto una clava, in basso: ROMA 

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